AlessandroMongili@LisandruMongile

sabato 3 aprile 2010

Il linguaggio dello sconfittismo democratico

TESTO

"@Alessandro se hai qualcosa da dire sui contenuti bene... deprimente è il tuo modo rancoroso di concepire la politica, spesso con ricostruzioni di fantasia dovute alle tue non conoscenze. Quando smetterai di metterti la bandana delle tartarughe ninja in testa e vorrai confrontarti sarai il benvenuto." Thomas Castangia, Segretario provinciale di Cagliari del Partito democratico, da Facebook

ANALISI

PUNTO 1. "se hai qualcosa da dire sui contenuti bene..." (sottinteso probabile: "asinunca ponidì a una parti") il riferimento è a un mio commento su una Nota fb del 2010 (e non un dispaccio TASS del 1951, come parrebbe) dal titolo L'unità del partito è un bene primario(http://www.facebook.com/note.php?note_id=10150166394585082&comments). Attenzione alle prossime "A morte la cricca zinovievo-kamenevista!", "I loschi affari di Bucharin con i servi del Capitale" e "L'omicidio di Trockij in Messico: giustizia proletaria". Il mio commento diceva: "Che deprimente questa nota, già nel titolo. Aiuto! Vi ricordo che il quotidiano del PC tedesco, il giorno della vittoria elettorale di Hitler, titolò "Imponente avanzata dei comunisti", per qualche percento in più. Siamo sempre fermi lì." Contenuto del mio commento: a): lei, signor Castangia, adopera un linguaggio d'altri tempi ("deprimente") e b): non possiamo considerare solo qualche percentuale in più o in meno, ma la situazione nel suo complesso. COMMENTO: la cultura democratica del PD è carente, almeno nei quadri periferici. Infatti, quando osi criticarli, anche bonariamente, la risposta è invariabilmente "non partecipi alle assemblee", "non segui il NOSTRO modo di ordinare le cose secondo le NOSTRE priorità, sei fuori tema" o "vaffanculo" (che se almeno avessero il coraggio di dirlo ci risolverebbero qualche problema).

PUNTO 2. "deprimente è il tuo modo rancoroso di concepire la politica," essere indipendenti e liberi nelle opinioni e conservare memoria storica di alcuni passaggi recenti della storia politica sarda è, nel linguaggio sconfittista-democratico, essere "rancorosi". Infatti, sarebbe bellissimo se nessuno ricordasse più il voto disgiunto di parte della castixedda PD che ha portato alla sconfitta del febbraio 2009, così come the big game delle ultime primarie che ha trasformato questi "Ciofani" dal lungo artiglio nella longa manus della castixedda nostrana per controllare gli organi di partito e preparare la prossima sconfitta. Ricordarsi le cose, condizione necessaria per progettare il futuro, deprime i nostri baldi Ciofani. (Ovviamente, il rancore è forse quello che si attribuisce genericamente ai "soriani", ma questo è un altro discorso). SI COMMENTA DA SE.

PUNTO 3. "spesso con ricostruzioni di fantasia dovute alle tue non conoscenze.", questa è la perla che riassume tutta una visione del mondo. Il partito non è solo lo strumento della politica, ma, soprattutto, è il depositario della verità, nella migliore tradizione marxista-leninista. Il partito costruisce le sue verità sulla base delle conoscenze. Le altre opinioni sono "ricostruzioni di fantasia", soprattutto se si ignora il complesso delle conoscenze contemporanee in tema id analisi politica e ci si fida maggiormente di come ce la raccontiamo fra di noi dopo l'ultimo Congresso. Un tempo, nei partiti seri, almeno si studiava. Adesso, tutto procede in base alle "conoscenze" de is amighixeddus. Il futuro onorevole Castangia ha proprio ragione, ma io non ho bisogno di sprecare la vita a cenare con questo e con quello, mi basta analizzare i discorsi e gli atti che lorsignori producono. Lo faccio per mestiere. Lo so fare. Le mie sono infatti ricostruzioni, rappresentazioni che sono necessariamente diverse dalle realtà prese una per una. COMMENTO: Non solo i Leghisti disprezzano e odiano gli intellettuali. Il PD non tollera il pensiero indipendente, ma anche la démarche intellettuale, quella che corrisponde appunto a prendere dei dati, confrontarli, rappresentarli e giungere a conclusioni, in modo indipendente e libero (come faccio per lavoro), oppure quello di usare i repertori intellettuali che si conoscono per avanzare ipotesi sulla realtà che ci circonda (come faccio sui media). Il PD si pensa come una Chiesuola autosufficiente con i suoi Concili, ma in fondo il suo orizzonte intellettuale è costituito da ragionamenti da talk-show.

PUNTO 4. "Quando smetterai di metterti la bandana delle tartarughe ninja in testa e vorrai confrontarti sarai il benvenuto." Chi esprime le sue opinioni è una "tartaruga ninja", cioè un pazzo, un Don Chisciotte. Chi si pente magari lo candidiamo a qualche cazzo di prossima elezione. COMMENTO: Extra ecclesiam nulla salus che nell'epoca delle Tartarughe Ninja si intende come "Non c'è salvezza fuori dalla Chiesa", ma forse il giovane Castangia ricorderà comunque meglio "Non c'è vittoria, non c'è conquista senza il grande Partito comunista", che poi è una semplice attualizzazione del primo. Detto questo, il PD è intollerante. Svela questo suo carattere conformista e pericoloso applicando etichette e stigmatizzando personalmente chi non si presenta come conforme a idee e atteggiamenti da castixedda. Infatti: chi si è mai sognato di creare uno stigma sul caratterista Milia, sul quale si potrebbe imbastire una stagione da commedia dialettale? Nessuno. Chi ha artatamente costruito un'etichetta falsa e cattiva su Soru? Tutti loro. La diversità, da questa conventicola, è subito vista come pericolosa e da ricoprire di insulti e di etichette. Sembra di ascoltare "Cannacca macca" di Rossella Faa, a leggerli e ad ascoltarli. Ogni semplice iscritto al PD, come io sono, dovrebbe poter esprimere sempre le sue opinioni, e non dovrebbe avere bisogno di "benvenuti" da parte di nessuno. Si è segretari di un partito, non proprietari. Un partito è un bene che infatti appartiene ai cittadini.



0 Commenti:

Posta un commento

Iscriviti a Commenti sul post [Atom]

<< Home page