AlessandroMongili@LisandruMongile

venerdì 2 aprile 2010

Lo sconfittismo del PD: avanti verso la prossima sconfitta!

Com'è noto, le ultime elezioni le abbiamo vinte. Infatti il neogovernatore Cota ha proposto subito, intimoritissimo, di favorire il same-sex marriage in Piemonte come resa incondizionata alla sinistra e all'apertura democratica.

Nella Provincia di Cagliari, luogo di strutturazione degli interessi che ci hanno portato alla sconfitta del 2009, da qualche settimana si manda avanti un apparente dibattito fra Graziano Milia, screditato Presidente della Provincia del centrosinistra ma sostenitore spregiudicato (nell'ordine) della coniuratio ad bruciandum Sori e della Lista Marino alle primarie del PD, e altri attori che pare non lo vogliano (ma non è certo). Con una Nota fb con cui, attingendo alla retorica tragica, il Presidente Milia ha urlato che lui no, non lo fa il Presidente! E Silviolai di rimando, a implorarlo "No, Graziano, resta!"

Più che una tragedia mi sembra un minuetto, o quelle commedie dialettali da oratorio in cui un personaggio poco skillato portava alla dama urbana il mazzo di canciofa al posto de is froris. Silviolai è codesto portatore di canciofa. Il minuetto dopo un paio di giravolte riporterà lo sdrabordante Milia in scena, fra i "casti" applausi, presidente sarà il fraterno Massidda, ma in fondo chi se ne frega, il vincere-vinceremo delle primarie vissute da caporale ormai è un lontano ricordo.

Se facciamo politica (o volontariato in politica, essendo questa attività disastrata) è perché pensiamo di dover dare uno sbocco politico a interessi e a gruppi sociali. Se lo facciamo dal centrosinistra, alla fine ci interessano gli interessi generali e quelli dei gruppi che maggiormente pagano per vicende come la crisi attuale.

Che cosa aspettiamo a offrire un'altra candidatura? Non possiamo mica astenerci come i nostri elettori.

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